Le prove di Papa Montini Massone e il diverbio virtuale con Introvigne

Articolo di Leo Lyon Zagami

 

«Buongiorno. Mi sono dato come regola da anni quella di non rispondere al signor Zagami, ampiamente noto negli ambienti esoterici come un mitomane e un caso psichiatrico, che non ho mai conosciuto Personalmente»

 

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Esordisce così con un commento a dir poco infelice sulla mia persona il noto sociologo Massimo Introvigne sul profilo FB  Info Assemblee di Dio in Italia – ADI apparentemente legato alla Chiesa Evangelica in Italia.

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Introvigne mi accusa senza vergogna di essere “un caso psichiatrico” perchè secondo lui:

«Lascio all’intelligenza dei vostri lettori che cosa pensare di un signore (Zagami) il quale pensa che in Vaticano si tengano delle Messe nere».

Messe nere e Satanisti in Vaticano?

Assolutamente no almeno per Introvigne. Infatti in Vaticano c’è solo brava gente, ecco perchè nel Palazzo dell’ex Sant’Uffizio si fanno le orge con la cocaina;  come da me riportato in anteprima quest’estate su Infowars – prima che la notizia facesse poi il giro del mondo:

Introvigne scrive inoltre nei suoi commenti contro la mia persona:

«Il dibattito mi sembra ridursi a un disco rotto. Liberi voi di credere alle fole di Zagami e di sacerdoti che non sono in comunione con la Chiesa Cattolica. Per la mia posizione sulla massoneria chiunque capiti su questa pagina potrà fare un piccolo sforzo e sentirsi la mia conferenza su YouTube. Io non uso espressioni come “è da Satana” ecc. perché non sono un teologo o un pastore, ma nel mio linguaggio affermo chiaramente che un cattolico non può aderire alla massoneria perché la sua ideologia è incompatibile con la fede cattolica e che io sostengo pienamente la “Dichiarazione sulla Massoneria” dell’allora Cardinale Ratzinger, secondo cui qualunque cosa affermi la massoneria al riguardo un cattolico che aderisce alla Massoneria tradisce la sua fede e non può accostarsi alla Santa Comunione. Su questo i vostri lettori non hanno bisogno dell’opinione del sacerdote vagante Don Nitoglia o del sacerdote sì ma di una chiesa che non è quella cattolica Romana Don Ricossa (alias Padre Torquemada, nome che a voi evangelici non dovrebbe proprio piacere), perché possono sentire che cosa penso e insegno in pubblico sulla Massoneria dalla mia viva voce.»

Per Introvigne, io e anche certi preti, non in comunione con Roma, dobbiamo essere dei folli, visto che critichiamo ingiustamente anche la sua beniamina satanista, e filo Democratica Marina Abramovich, coinvolta nell’ormai famosa «Cena degli Spiriti» scoperta grazie a Julian Assange, che introdusse questa scabrosa nota di mistero e perversione nella sfida presidenziale del 2016.

Si trattava dell’allora succulenta rivelazione di un invito a un party a base di sangue da mestruazioni, latte dal seno, urina e sperma in stile crowelyano, impastati da Marina in una performance horror che, alla fine, produce una sorta di «quadro».  Un invito che John Podesta, ex manager della fallimentare campagna elettorale alle presidenziali del 2016 di Hillary Clinton , ed ex capo staff di Bill Clinton, presidente negli Anni Novanta, aveva ricevuto per email il 28 giugno 2015, tramite suo fratello Tony, dalla stessa  Marina Abramovic.

Ma Introvigne difende la Abramovic a spada tratta: «Alcuni media accusano l’artista serba Marina Abramovic d’essere satanista. Io, che ho scritto sul satanismo un libro accademico di 700 pagine – Satanism, a Social History – considero quest’accusa ridicola».

 Ovviamente non c’è da soprendersi della cosa visto che  Massimo Introvigne è sempre stato molto vicino al Partito Democratico e al Presidente Obama come vuole la tradizione filo-Gesuita e ora anti-Trumpiana.

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Eppure il recentemente scomparso Padre Gabriele Pietro Amorth (Modena, 1º maggio 1925 – Roma, 16 settembre 2016) che è stato un presbitero e scrittore italiano, ma sopratutto l’esorcista numero uno della diocesi di Roma, la pensava diversamente da Massimo Introvigne sulle Messe nere in Vaticano, come riporta il quotidiano Il Foglio (giovedì 25 febbraio 2010):

“Sì, anche in Vaticano ci sono membri di sètte sataniche”.

E chi vi è coinvolto? Si tratta di preti o di semplici laici?

“Ci sono preti, monsignori e anche cardinali!”.

Mi perdoni, don Gabriele, ma Lei come lo sa?

“Lo so dalle persone che me l’hanno potuto riferire perché hanno avuto modo di saperlo direttamente. Ed è una cosa ‘confessata’ più volte dal demonio stesso sotto obbedienza durante gli esorcismi”.

Il Papa ne è informato?

“Certo che ne è stato informato! Ma fa quello che può. E’ una cosa agghiacciante. Tenga presente poi che Benedetto XVI è un Papa tedesco, viene da una nazione decisamente avversa a queste cose. In Germania infatti praticamente non ci sono esorcisti, eppure il Papa ci crede: ho avuto occasione di parlare con lui tre volte, quando ancora era prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Altroché se ci crede! E ne ha parlato esplicitamente in pubblico parecchie volte. Ci ha ricevuto, come associazione di esorcisti, ha fatto anche un bel discorso, incoraggiandoci e elogiando il nostro apostolato. E non dimentichiamo che del diavolo e dell’esorcismo moltissimo ne ha parlato anche Giovanni Paolo II”.

 

Allora è vero quello che diceva Paolo VI: che il fumo di Satana è entrato nella chiesa?

“E’ vero, purtroppo, perché anche nella chiesa ci sono adepti alle sètte sataniche. Questo particolare del ‘fumo di Satana’ lo riferì Paolo VI il 29 giugno 1972. Poi, siccome questa frase ha creato uno scandalo enorme, il 15 novembre dello stesso 1972 ha dedicato tutto un discorso del mercoledì al demonio, con frasi fortissime. Certo, ha rotto il ghiaccio, sollevando un velo di silenzio e censura che durava da troppo tempo, però non ha avuto conseguenze pratiche. Ci voleva uno come me, che non valeva niente, per spargere l’allarme, per ottenere conseguenze pratiche”.

 

Purtroppo però, anche Padre Gabriele Pietro Amorth non sapeva tutta la verità sul Papa Massone Paolo VI (nato Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini; 1897-1978).  Ho infatti reso pubblico qualche mese fa nel mio libro Confessions of an Illuminati, Volume III: Espionage, Templars and Satanism in the Shadows of the Vatican pubblicato negli States dalla CCC Publishing di San Francisco, un documento inedito,  che includo in questo articolo.

Un documento che finalmente smentisce chi non ha mai creduto all’ipotesi che Papa Montini fosse Massone.

Si tratta di una dedica al suo amico e Massone “Roberto Caldirola Grande 33.’. con stima”.

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Ovviamente solo un Massone, come lo era al tempo Papa Paolo VI, può fare una dedica personale a un amico Fraterno come Roberto Caldirola, usando i Tre punti,  che come tutti sanno sono una nota Abbreviazione massonica. E con con questo possiamo davvero chiudere per oggi e che Gesù ci protegga contro gli ipocriti e i perbenisti che quando non sanno come attaccarti ti danno del mitomane” o del  caso psichiatrico”.

 

 

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