A Rimini Sagra Annuale della Massoneria inutile

Articolo di Leo Lyon Zagami

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Eccoci come ogni anno a Rimini anche nel 2018 per quella che possiamo definire “la Sagra Annuale di una Massoneria inutile e autoreferenziale”.  Un istituzione ormai stanca e schiava del peggior mondialismo e del Partito Democratico. Un partito che come tutti sappiamo governa la città del Gran Maestro Stefano Bisi, che è quello che disse prima delle elezioni del 4 marzo:

“I governatori renziani ci ringraziano”.

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Il Gran Maestro Stefano Bisi

 

 

Ne siete ancora sicuri?  Povera Massoneria italiana ormai ombra di se stessa in mano a una Sinistra che fino al 2010 era apertamente Anti Massonica e adesso invece opera ai vertici del Grande Oriente.  Le cose cambiarono nel giugno 2010 quando un articolo del quotidiano di sinistra La Repubblica rivelò agli italiani,  in un intervista all’allora Gran Maestro Gustavo Raffi, che “I massoni di sinistra? Nelle logge sono 4mila” pochi giorni dopo che la commissione di garanzia del Partito Democratico si riunì per dirimere una volta per tutte la questione della compatibilità tra iscrizione al PD e alla Massoneria.

Il problema venne ovviamente risolto,  e di li a qualche anno l’ascesa del PD ai vertici del Gran Oriente d’Italia avrebbe assicurato nell’aprile 2014 l’elezione di Stefano Bisi, frutto della notevole influenza degli oltre 4 mila iscritti al PD su quasi 21 mila al Grande Oriente d’Italia, il 50 per cento dei quali concentrati in Toscana, Calabria, Piemonte, Sicilia, Lazio e Lombardia, con la maggiore densità assoluta a Firenze,  Livorno e Siena la città del  Gran maestro del Grande Oriente d’Italia. Di questi  4 mila Massoni del PD presenti nel GOI,  molte centinaia ricoprono tra l’altro cariche politiche, amministrative o dirigenziali, e sono stati proprio loro a rovinare l’Italia negli ultimi anni in combutta con Matteo Renzi e “Re” Giorgio Napolitano.  Facendo così crescere l’intolleranza vero la Libera Muratoria,  e ispirando la crescente Anti-Massoneria dei 5 Stelle,  e di una parte della popolazione italiana,  che ha purtroppo sofferto come non mai per colpa di questa nuova alleanza tra la Sinistra e la Massoneria.

Parlo di Massoneria e non solo del Grande Oriente d’Italia, perché anche nella Gran Loggia degli Alam di Palazzo Vitelleschi, la Sinistra e il PD, hanno preso il controllo assoluto della situazione in quella che era fino a pochi anni fa un Obbedienza tradizionalmente conservatrice e di destra. Arrivando in alcune situazioni a non far eleggere dei Venerabili solo per il loro appoggio virtuale tramite i social alla Lega, o a Donald J. Trump. E non parliamo poi della Gran Loggia Regolare d’Italia i cui vertici sono legati segretamente agli “anti-Massonici” 5 Stelle, anche se lo storico e studioso di Massoneria Aldo Mola spiegò alcuni anni fa nel 2013 che il tardo Gianroberto Casaleggio e il M5S, non avevano nulla a che fare con la vera Massoneria; definendolo giustamente “un movimento tardoadolescenziale” .

 

 

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Insieme all’illustre storico della Massoneria Aldo Mola….

Ma l’amico Aldo Mola non conosceva i legami segreti tra il Clintoniano e Obamiano Piergiorgio Bassi, Giuliano di Bernardo il Gran Maestro dell’Accademia degli illuminati, e l’attuale Gran Maestro della Gran Loggia Regolare d’Italia Fabio Venzi. Legami grazie ai quali i Pentastellati sono arrivati a accreditarsi sia con il Partito Democratico americano e la Fondazione Clinton, che con i russi di Putin.

 

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Piergiorgio Bassi (sorridente con gli occhiali) e i suoi amici russi…

Ricordiamo che Di Bernardo, ex Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia e della Regolare, confermò già allora che l’ideologia del tardo Casaleggio era “sicuramente più vicina a quella degli illuminati di Baviera”.

 

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Gran Loggia 2018: Liberi di conoscere 

 

Adesso dal 6 all’ 8 aprile la Gran Loggia 2018 del Grande Oriente d’Italia prende il via al Palacongressi di Rimini con il titolo  Liberi di conoscere:  questo il filo rosso della Gran Loggia 2018 del Grande Oriente d’Italia, la più importante e antica istituzione massonica italiana, che si tiene dal 6 all’8 aprile come di consueto a Rimini nella accogliente struttura del Palacongressi. Un tema che è un invito a riflettere, in questi tempi segnati dall’intolleranza e dal pregiudizio, su quello straordinario binomio costituito appunto da  libertà e conoscenza, che sono due valori che si compenetrano e si accrescono l’uno l’altro, e la cui conquista per l’umanità rappresenta un fine da perseguire per migliorare se stessa. Non c’è  libertà senza conoscenza e non c’è conoscenza senza libertà.  E non a caso è  il cannocchiale di Galileo Galilei (1564-1642),  custodito nel Museo di Storia della Scienza di Firenze, il logo scelto per questo importante appuntamento. Un logo che ha una grande carica simbolica. Il cannocchiale è infatti uno strumento di conoscenza, che consente di guardare lontano, di scrutare le stelle e il cielo infinito. Uno strumento che ha aperto nuovi orizzonti, contribuendo al progresso scientifico, ma anche al trionfo del libero pensiero sul pensiero unico.

 

Che si tratta di un “filo rosso” non abbiamo dubbi in quanto di Sinistra,  ma prima di usare il cannocchiale cari Fratelli del Grande Oriente d’Italia dovreste levarvi il prosciutto dagli occhi, e magari invocare una nuova elezione, visto che Stefano Bisi, il vostro attuale Gran Maestro non rappresenta più il pensiero della maggioranza degli iscritti, e la sua presenza non sarebbe più gradita da Washington dove si vorrebbe che l’Italia ritornasse a una Vera Massoneria anticomunista,  rivolta di nuovo agli interessi degli italiani e non degli islamici e dei gesuiti.

 

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