Articolo di Leo Zagami
Sovranità addio…. George Soros a Palazzo Chigi da Paolo Gentiloni
Pensateci bene sono loro i Massoni progressisti capitanati da George Soros, e i loro burattini alla Bordini, o alla Di Maio, o i loro servi, alla Gentiloni, a incoraggiare la scellerata politica della cosiddetta integrazione. Una politica che purtroppo non sta funzionando, ne qui, ne in Spagna.
La Catalogna per esempio è una realtà fortemente sviluppata, che gode di ampia autonomia all’interno della Spagna contemporanea. Meta di turisti, amata dai giovani e dai radical chic, fatica però a fare i conti con la vasta comunità islamica, comprendente elementi che non intendono “integrarsi”. E allora con la progressiva sconfitta dello Stato Islamico grazie al presidente Donald J. Trump migliaia di combattenti addestrati militarmente stanno rientrando in Europa. E non si tratta più del terrorismo “fai da te” che abbiamo visto finora ma di ben altro.
Si perché nonostante l’apparenza “low cost” degli attacchi recenti è ovvio che vi è una regia occulta dietro alla “moda” dei furgoncini, o dei TIR lanciati contro le folle. Ricordiamoci che il recente attacco alla città di Barcellona in particolare, è un gesto altamente simbolico. Il processo di Barcellona noto anche come partenariato euromediterraneo, è infatti il nome con cui si indica la strategia comune europea per la regione mediterranea. Quella strategia che ora sta gettando l’Europa nel chaos, perché frutto di compromessi indicibili, fatti dal mondo progressista, figlio della peggior ipocrisia. Quella che ogni volta ci dice che “bisogna andare avanti e non avere paura”, si perché il mondialismo deve andare avanti e noi non dobbiamo dubitare della loro genuinità.
Il processo di Barcellona fu avviato dall’Unione europea, che all’epoca contava 15 stati membri, e da altri 12 stati della regione durante la conferenza di Barcellona, che si riunì il 27 novembre e il 28 novembre 1995; ma solo 10 anni dopo nel summit di Barcellona del 2005 i paesi aderenti hanno riaffermato il progetto economico, ma anche quello della lotta contro l’immigrazione clandestina, quella lotta che ora ci mette nel mirino dell’Isis.
Perché se l’Italia li blocca, noi per questa feccia immonda dobbiamo morire, ma vi rendete conto?
Questo è cosa succede con LA GRANDE SOSTITUZIONE come la chiama Marco Santero:
Incredibile ma vero l’Isis vuole la stessa cosa che vogliono i nostri politici progressisti, anzi diciamolo pure comunisti: l’invasione selvaggia da parte di milioni di musulmani figli di una religione che è antitetica ai valori stessi della nostra Europa e fu fondata da un pedofilo!
Chi può dimenticare Aisha la moglie bambina di Maometto e l’articolo di Vittorio Feltri intitolato “La verità che fa male” apparso il 9 Novembre 2009 sul quotidiano Il Giornale. Un articolo molto eloquente dove Feltri dice: “A casa nostra, chi si accoppia con una fanciulla di nove anni è un pedofilo, allora dov’è l’errore della Signora Santanchè quando sostiene che Maometto era un pedofilo?”.
La Boldrini a lavoro con i suoi amati musulmani
È ora che l’intelligence europea cominci a mettere in atto una prevenzione unitaria, ma serve anche un politica unitaria, non di sinistra, che mostri a questi animali del mondo islamico, la forza e l’ira dell’Occidente ferito più volte dal TERRORISMO ISLAMICO.
Lo dobbiamo fare con una vera difesa dei propri valori, non l’atteggiamento attuale dei sinistroidi, quello che mostra in un suo articolo, il giornalista di sinistra e radical chic Lirio Abbate che scrive sull’Espresso il 18 agosto 2017: “Dopo Barcellona, la paura di avere paura in Italia
È necessario un approccio culturale e mentale, per limitare i danni. E occorre spogliare questa battaglia di tutte le possibili strumentalizzazioni xenofobe di chi ha interesse in qualche modo a radicalizzare lo scontro”
Io dico fermiamoli, sia i terroristi del mondo islamico, sia i nostri politici Catto Comunisti e i loro alleati europeisti e servi del Nuovo Ordine Mondiale come Silvio Berlusconi. Troviamo un alternativa vera a questo schifo. Chissà l’Europa di oggi forse dovrà morire per rinascere ancora una volta Cristiana e indipendente, e vanno riformate al più presto le scuole e le università del nostro Paese occupate dalla sinistra fin dalla fine degli anni 60 ovvero l’inizio della fine…
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